Ecco tutto il mio itinerario in Islanda di 8 giorni, per aiutarti e guidarti nell’organizzazione del tuo viaggio fai da te.
Ti consiglio, se non l’hai ancora fatto, di leggere prima l’articolo in cui ti spiego come organizzare il viaggio e tutto ciò che devi sapere prima di partire.
Qui ti svelerò le nostre tappe giorno per giorno, le varie esperienze e troverai anche i link agli alloggi in cui abbiamo soggiornato.
Spero il mio itinerario possa esserti utile sia per prendere solo qualche spunto, sia per ripercorrere questo percorso.
Ad ogni modo fammi sapere, qui o su instagram, quando sarai in viaggio e quali sono le tue impressioni su questa terra 🙂
Ora partiamo!
Itinerario Islanda 8 giorni
Giorno 1
Siamo finalmente arrivati in Islanda, sono le 9:55 del mattino e per il nostro primo giorno resteremo nella capitale, Reykjavík, per fare un primo giro e rilassarci un po’ dopo il viaggio.
Da Milano sono circa 4 ore di volo, forse qualcosa in più.
Ritiriamo la macchina prenotata con Reykjavik Cars e ci dirigiamo verso il nostro hotel per lasciare le valigie.
Per la prima notte abbiamo scelto l’Hotel Fron, albergo carino in centro, forse più bello in foto rispetto poi alla realtà, ma tutto sommato non è male per una notte come appoggio.
Doccia e ci vestiamo belli pesanti per andare a scoprire Reykjavík.
Da subito mi piace un sacco, è super colorata, ci sono arcobaleni e disegni per le strade, diversi locali tipici e la chiesa di Hallgrímur dalla forma davvero particolare, la vista da quassù è uno spettacolo.
Raggiungiamo anche la parte del porto ed è in questa zona che decidiamo di fermarci per degustare il nostro primo pranzo islandese da Saegreifinn, un locale in cui si mangia su tavolate di legno seduti su dei barili. Qui assaggiamo la nostra prima “lobster soup”, la zuppa di aragosta, insieme ad altri spiedini di pesce, tutto buonissimo.
Continuiamo a girare un pò infreddoliti e nel pomeriggio ci dirigiamo verso la Sky lagoon per un pomeriggio di totale relax, in realtà è stato molto più di questo, ve ne parlo qui.
Terminata la Spa siamo tornati a Reykjavík per la serata.
Giorno 2
Secondo giorno sveglia presto per affrontare il primo lungo viaggio del nostro Itinerario.
Destinazione finale della giornata: Vik.
Ci aspettano 197 km in questa giornata.
Prima però ci fermiamo da Sandholt, una backery buonissima della città e compriamo delle bontà per colazione e alcuni panini buonissimi per il pranzo.
La prima tappa sono le cascate Seljalandsfoss, vicino si possono scoprire anche le cascate di Gljufrabui nascoste tra le rocce.
Ci spostiamo poi alle famose cascate Skógafoss, che spettacolo!
Vi consiglio di salire sino in cima, bisogna affrontare 429 scalini ma ne vale assolutamente la pena.
Davanti a queste cascate ci siamo gustati il nostro panino, che è veramente squisito, non so se l’essere davanti alla cascata abbia fatto la sua parte rendendo tutto più magico.
Tutte queste cascate ci hanno lasciato letteralmente a bocca aperta!
Queste che vi ho nominato sono le più conosciute, ma lungo la strada ne troverete tantissime altre, quindi preparatevi a lasciarvi stupire.
Dopo il pranzo risaliamo in macchina per raggiungere prima il promontorio di Dyrhólaey e poi la spiaggia nera di Reynisfjara.
Due posti unici da non perdere nel vostro road trip in Islanda.
Terminata la giornata abbiamo alloggiato al Vik Cottags, dei cottage meravigliosi che si trovano proprio nella cittadina di Vik che ho adorato.
Vicino al Cottage si trova anche un bus school, di quelli gialli classici americani, adibito a bar per la colazione.
Purtroppo l’unico giorno in cui noi eravamo a Vik il bus era chiuso, ma se vi capita fermatevi per una colazione!
Giorno 3
All’alba del nostro terzo giorno (alba si intende alle 9 di mattina) Vik ci regala uno dei più bei scenari di tutta la vacanza.
Qui ho scattato anche una delle foto più belle che ho fatto in Islanda, un panorama apparso così per caso mentre facevamo benzina prima di ripartire.
Un’esperienza carina da fare a Vik, se avete un po’ di tempo, è la passeggiata a cavallo. Ho visto la mattina un gruppo che faceva l’escursione, quindi se vi interessa provate ad informarvi, è sicuramente un’esperienza unica.
Ripartiamo da Vik e ci dirigiamo verso il ghiacciaio Vatnajökull, chilometri di strada da percorrere: 193.
Ancora non avevamo idea che il nostro terzo giorno si sarebbe rivelato uno dei più belli della nostra vita.
Ci rimettiamo in macchina e siamo meravigliati da tutti i paesaggi che vediamo, cambiano in continuazione.
Dei raggi di sole finalmente ci raggiungono e rimaniamo stupiti anche nel vedere dei bagni e dei tavoli da pic nic così all’improvviso in mezzo al nulla per poter fare delle soste, dato che per chilometri e chilometri spesso si incontrano solo paesaggi.
Più viaggiamo e più mi meraviglio di quanto sia magica questa terra.
Arriviamo finalmente davanti al lago Jökulsárlón, ai piedi del ghiacciaio.
Wow!
Solo questo riesco a dire in continuazione, io e Fra quasi neanche parliamo, ci guardiamo e basta con lo stesso sguardo di chi è grato di essere davanti a tanta bellezza.
Scatto foto, poi mi fermo a guardare, solo a guardare.
Che sensazione unica.
Qui è possibile fare delle escursioni nel lago con il gommone o con delle barche più grandi, per ammirare più da vicino i ghiacciai.
E’ già ora di pranzo e troviamo vicino ai parcheggi un camion bar che prepara i “Pylsur”, i famosi hot dog islandesi, come non provarli?
La loro particolarità è che l’hot dog è preparato principalmente con la carne di agnello islandese, che sull’isola viene allevato allo stato brado, sono veramente ottimi!
Mentre mangiamo il nostro panino, notiamo poco più in la una ragazza che vende escursioni per raggiungere il ghiacciaio ed esplorarlo dal suo interno.
Chiediamo informazioni, il costo è un po’ alto, consideriamo la nostra tabella di marcia e alla fine decidiamo che possiamo farlo, è un’esperienza da non perdere.
Cambiamo quindi rotta, compriamo i biglietti e dopo poco partiamo alla scoperta del ghiacciaio.
Percorriamo strade sterrate, poi una bella camminata a piedi e finalmente siamo dentro al ghiacciaio, esperienza unica e indimenticabile.
Tornati poi al lago riusciamo a raggiungere la Diamond Beach prima che faccia buio e poi ci dirigiamo verso il nostro alloggio per la notte.
Per raggiungerlo iniziamo la nostra strada di ritorno, non andremo ancora più a Nord, ma esploreremo altre zone sempre nel sud.
Dormiamo al Fosshotel Nupar.
Giorno 4
Il giorno di macchina più lungo in assoluto, in questa giornata dobbiamo percorrere 265 chilometri.
Seguiremo quello che è chiamato Il Cerchio D’oro Islandese, proprio per la bellezza di alcune attrazioni e per la loro vicinanza.
Ci dirigiamo prima alle cascate di Gullfoss, se dovessi definirle con una parola direi: maestose.
Molto diverse dalle cascate viste nei giorni precedenti, è come se ti ipnotizzassero. Io ero li in piedi a guardare lo scorrere dell’acqua e non volevo altro che restare ancora li ad osservarle.
Dopo le cascate ci dirigiamo alla scoperta del Geyser Strokkur.
Nella zona in realtà ci sono diversi Geyser, ognuno con caratteristiche diverse, Strokkur è quello più attivo, ed erutta circa ogni 5 minuti.
I panorami visti in questa giornata sono stati fantastici, anche lungo la strada abbiamo assistito a dei cambiamenti continui, abbiamo incontrato neve, sole, vento, pioggia, il tempo cambia in continuazione ed è stranissimo.
Per pranzo ci fermiamo in uno dei locali vicino al Geyser Strokkur.
Nel pomeriggio abbiamo poi attraversato un’altra tappa del Circolo D’oro: il parco nazionale di Thingvellir.
Uno dei più importanti parchi dell’Islanda, scelto anche come set per le riprese del film The Games of Thrones.
Per la notte raggiungiamo la nostra Guest House davvero particolare: Héraðsskólinn Historic Guesthouse.
Si trova nel piccolo paesino di Laugarvatn, è una vecchia scuola che fù costruita nel 1928 proprio vicino al lago, quando ancora non c’era nient’altro.
All’interno si possono ritrovare molti dei suoi arredi e oggetti dell’epoca, è stato come passare la notte in un collegio con cena a base di zuppa di pomodoro e pane caldo.
Giorno 5
Per questa giornata abbiamo deciso di rallentare un po’ i ritmi.
Prima di metterci in viaggio ci dirigiamo al lago Laugarvatn che si trova proprio a pochi passi dalla Guest House.
Sotto questo lago vi sono dei soffioni boraciferi che emettono del vapore ad alte temperature, possono arrivare sino a 95°.
Qui si trova anche un piccolo centro termale chiamato La Fontana in cui potersi rilassare tra piscine termali e bagni nel lago, ma si può assistere anche ad un’esperienza molto particolare ovvero la cottura del pane geotermica. Con questa cottura il pane viene cucinato con il calore proveniente dalla terra, mettendolo quindi sotto la sabbia nera che costeggia il lago.
Bisogna prenotare l’esperienza dal loro sito web.
In mattinata torniamo a Reykjavík per fare qualche giro nei negozi e acquistare qualche souvenir.
Dopo un buon pranzetto in uno dei locali sempre sul porto, proseguiamo il nostro viaggio verso le cascate Hraunfossar.
Anche qui il posto è veramente bellissimo, poco distanti, raggiungibili anche a piedi si trovano le cascate Barnafoss.
Terminata la visita, dopo varie ricerche, riusciamo a trovare un piccolo ristorante per strada che ci prepara due buonissimi hamburger con le patatine. In zona non c’è gran che, anzi quasi nulla di aperto. Raggiungiamo il nostro cottage per la notte, in un posto sperduto nel nulla.
Abbiamo dormito al Gíslaholt, uno dei posti più belli in cui abbiamo dormito in Islanda, qui abbiamo passato due notti.
E’ un vero e proprio mini appartamento, con cucina, salottino, bagno, camera e una veranda.
Al nostro risveglio ha anche nevicato ed è stato tutto perfetto!
Chilometri percorsi in questa giornata: 200.
Giorno 6
Partenza presto all’alba mentre ancora nevica e io sono super felice! 🙂
Oggi visiteremo tutta la penisola Snæfellsnes, questa parte qui per intenderci:
Lasciamo il nostro cottage in cui torneremo in serata e ci dirigiamo verso Ytri Tunga, una spiaggia in cui è possibile avvistare le foche.
Il periodo migliore per avvistarle va da maggio a luglio, ma in verità con un po’ di pazienza si riesce ad avvistarle anche in diversi periodi dell’anno.
Noi le abbiamo viste a novembre, sono però rimaste in acqua, c’era alta marea.
Con la bassa marea invece le foche si riposano adagiate sugli scogli ed è più facile avvistarle.
Foche a parte anche il panorama qui è bellissimo.
Ci dirigiamo poi alla scoperta di un piccolo paesino di pescatori: Arnarstapi.
Il paesino è quasi deserto ma molto particolare e carino da visitare.
Pranziamo in un locale simile a una tavola calda, dove ci siamo solo noi e la famiglia che gestisce il locale.
Terminato il pranzo andiamo alla scoperta del monte Monte Kirkjufell, uno dei panorami più famosi in Islanda.
Anche questa location è stata scelta per The Games of Thrones e una volta arrivati ne capiamo subito il perché!
Nella strada di ritorno verso il nostro cottage ci fermiamo alla chiesa Búðir, una chiesetta tutta nera che si trova per strada, inserita in un paesaggio bellissimo vicino al mare.
Chilometri percorsi in questa giornata: circa 280.
Giorno 7
Ultimo giorno di esplorazione dell’isola.
Ci dirigiamo alla scoperta della penisola che si trova a sud di Reykjavík, in modo da essere vicino all’aeroporto per la partenza del giorno dopo.
Raggiungiamo il Bridge America – Europe, ovvero il ponte che simbolicamente collega la placca Europea con quella Americana.
Per pranzo ci fermiamo poi a Grindavík, un piccolo comune sul mare vicino alla stazione termale geotermica Blue Lagoon.
Facciamo un giro per il paesino, anche questo semi deserto, e ci fermiamo a mangiare in un tipico posto in cui si mangia pesce.
Qui abbiamo assaggiato un altro piatto tipico islandese: i soft shell crab.
Sono dei granchi abbastanza grandi, dal guscio morbido, impanati con una pastella e fritti.
Un po’ simili alle moeche di Venezia, ma molto più grandi.
Le hai mai mangiate?
Nel pomeriggio raggiungiamo il vulcano Fagradalsfjall, l’ultima sua eruzione è stata proprio nel 2021.
Il tempo non è dei migliori, piove, fa freddo e c’è un vento fortissimo e per raggiungere il vulcano bisogna camminare circa 20 minuti, una mezz’oretta, al punto più vicino.
Ci facciamo coraggio e decidiamo di incamminarci, perché è vero che il tempo non è dei migliori ma è l’ultimo giorno in Islanda e non so quando mi ricapiterà di tornare in questa terra.
Camminiamo con l’acqua e il vento che ci prendono letteralmente a schiaffi, per fortuna il nostro abbigliamento era perfetto (lo trovi qui) e all’interno siamo rimasti caldi e asciutti.
In serata ci dirigiamo verso il nostro alloggio vicino all’aeroporto: iStay Cottages.
Giorno 8
Siamo arrivati alla fine di questo on the road pazzesco.
Lasciamo il cottage e ci dirigiamo verso gli uffici di Reykjavik Cars per lasciare la macchina e loro ci riaccompagno con la navetta all’aeroporto.
L’unica cosa che mi dispiace non aver visto è proprio l’aurora boreale, il cielo era spesso nuvoloso e non siamo stati così fortunati, ma sarà una buona scusa per tornare ad esplorare l’Islanda magari in un altro periodo 🙂
Ho cercato di inserire nell’articolo più dettagli possibili che possono esserti utili per organizzare il tuo viaggio e farti vivere delle esperienza uniche.
Ricorda sempre: lasciati anche sorprendere, se vedi qualcosa che ti piace fermati, non cercare tutti i ristoranti su tripadvisor, ma chiedi sul posto e lasciati guidare anche dall’istinto.
Insomma io sono per la programmazione ma fino ad un certo punto.
Goditi questo viaggio in Islanda, aspetto le tue foto e le tue sensazioni!