Io credo di si, pensare positivo aiuta davvero!
Posso dirlo ovviamente solo per esperienza personale.
Ci pensavo proprio stamattina, mentre preparavo un post per Instagram.
Solo che poi i caratteri di Instagram non bastavano più e allora volevo parlarne qui, in modo che questo articolo rimanesse sul blog per più tempo e a disposizione di più persone.
Ma è davvero così facile pensare positivo?
Non credo sia per tutti allo stesso modo, io persona positiva lo sono ormai da tanto tempo, ma ci ho lavorato comunque su e si, mi aiuta.
Ci ho lavorato tanto nel momento in cui ho capito davvero, e sottolineo davvero, che di vita ne abbiamo una sola, che non si torna indietro.
E voglio sottolinearlo perché sono frasi che tutti conosciamo, che tutti diciamo, ma che tanti non ne capiscono il significato più profondo.
O meglio si usa sempre dire “la vita è una sola, bisogna godersela” ma poi in realtà ce lo dimentichiamo molto in fretta e continuiamo a fare sempre le stesse cose, a lamentarci allo stesso modo e pensare sempre che, se qualcosa non va, è colpa della sfiga che ci ha colpito dall’alto.
Io posso dire che pensare positivo aiuta davvero! Avere un atteggiamento positivo aiuta davvero. Semplicemente ho iniziato a domandarmi ciò che veramente mi rendeva felice e ho deciso di seguire sempre quelle sensazioni.
Quindi basta rimandare, basta lamentele, basta buttarsi giù.
Me ne sono resa conto proprio stamattina
Stamattina mi è capitato di pensare alla mia settimana, a cosa ho fatto e a come avrei potuto reagire ad alcune situazioni che non sono andate proprio secondo i miei piani.
Mi sono resa conto che neanche per un secondo ho pensato “che sfiga“, “tutte a me“, “non ne posso più“, “sono disperata“.
Il mio unico pensiero in realtà è stato “vuol dire che doveva andare così, arriverà sicuramente qualcosa di meglio”.
Un po’ come il contadino della parabola cinese di cui parlava Gianluca Gotto. Ogni volta che succedeva qualcosa, sia positiva che negativa, tutti gli dicevano “sei stato sfortunato” oppure “sei stato fortunato” e il contadino rispondeva sempre “forse si, forse no, vedremo”.
Ovviamente non ne ho la certezza, non so come andranno le cose.
Ciò che conta però non è tanto quello che succede, ma come noi reagiamo alle cose che ci succedono.
E’ esattamente qui che fa la differenza pensare negativo o pensare positivo.
Perché più che abbattermi preferisco reagire, più che disperarmi preferisco sognare.
Ma come si fa?
Personalmente mi sono resa conto di questo cambiamento nel momento in cui ho imparato a ridimensionare.
In questo il viaggio mi ha aiutato tanto.
Ho imparato a tenere sempre ben presente quali sono le cose veramente importanti!
Quante volte ci disperiamo per qualcosa di cui poi ci rendiamo conto che non ne valeva la pena?
Quante volte ci disperiamo per delle situazioni, che in realtà abbiamo ingigantito per un non nulla, solo perché vedevamo tutto nero?
Ci sono alcuni problemi che subito ci sembrano insormontabili, ma che se guardati da una prospettiva diversa non sono poi così grandi.
E allora tutto diventa più piccolo, e il nostro atteggiamento cambia.
Non vuol dire che per una persona positiva i problemi non esistano, ma sicuramente si impara a dare il giusto peso alle diverse situazioni.
Imparare ad essere positivi per me vuol dire rendersi conto che per la maggior parte delle cose di cui solitamente ci arrabbiamo e ci disperiamo in realtà c’è sempre una soluzione.
Delle volte sprechiamo molte più energie a lamentarci che a trovare una soluzione e andare avanti.
Perciò non sprechiamo le nostre energie seguendo il lato negativo, piuttosto utilizziamo le nostre energie per rinascere, per reinventarci, per trovare la soluzione.
Quindi se mi chiedete se pensare positivo aiuto davvero, io posso dirvi che si, fa sicuramente la differenza.
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